...

Parto Podalico e Danni al Neonato

parto podalico

In caso di parto podalico, molti medici, inclusi esperti ginecologi con numerosi anni di esperienza come me, che ho lavorato per 40 anni al San Filippo Neri di Roma, raccomandano il taglio cesareo  per evitare lesioni al neonato. Verso la 30a settimana di gravidanza, la maggior parte dei bambini si posiziona con la testa in giù, facilitando il parto vaginale. Tuttavia, nel 3-4% dei casi, il bambino si trova in posizione podalica, con la testa rivolta verso l’alto e le natiche presentate per prime. Questa condizione può comportare rischi significativi di lesioni neonatali, come danni ai nervi, traumi cranici e altre complicazioni gravi. In passato, i medici utilizzavano manovre specifiche per assistere il parto podalico, ma oggi si preferisce il cesareo per garantire la sicurezza del neonato. Se il tuo bambino ha subito lesioni durante un parto podalico, è essenziale conoscere i tuoi diritti legali e valutare possibili risarcimenti per malasanità.

Argomenti Trattati

  1. Cos’è il Parto Podalico?
  2. Tipi di Posizione Podalica
  3. Cause della Posizione Podalica
  4. Diagnosi e Trattamento del Parto Podalico
  5. Parto Podalico e Danni al Neonato
  6. Casi di Malasanità e Risarcimento
  7. Conclusione

1.Cos’è il Parto Podalico?

Il parto podalico si verifica quando il bambino si presenta nel canale del parto con i piedi o le natiche anziché con la testa. Questa posizione è anomala rispetto alla posizione cefalica, in cui il neonato è orientato con la testa verso il basso, pronto per il parto vaginale.

Il termine “podalico” deriva dal latino “podalis,” che significa “relativo ai piedi.” In un parto podalico, il bambino si trova in una delle seguenti posizioni:

  • Podalica completa: Il bambino si presenta con le natiche per prime, con le gambe piegate alle ginocchia.
  • Podalica incompleta (o franca): Il bambino si presenta con le natiche per prime e le gambe distese verso l’alto, vicino alla testa.
  • Podalica incompleta con piede o due piedi: Una o entrambe le gambe del bambino sono distese verso il basso, con un piede (o entrambi) che punta verso il canale del parto.
  • Podalica inginocchiata: In questa posizione, il feto si presenta con le ginocchia piegate, con i piedi e le natiche rivolti verso il canale del parto. Le ginocchia sono solitamente più basse rispetto ai glutei e i piedi sono posti vicini ai glutei, dando l’impressione che il feto sia in una posizione inginocchiata..

Incidenza del Parto Podalico: Il parto podalico è relativamente raro, verificandosi in circa il 3% di tutte le nascite. Le probabilità di un parto podalico aumentano in determinate condizioni, come gravidanze multiple, parti prematuri, anomalie uterine, eccesso o scarsità di liquido amniotico (polidramnios o oligoidramnios), e placenta previa.

Il parto podalico può comportare rischi significativi per il neonato, come lesioni nervose, traumi cranici e altre complicazioni. Per questo motivo, molti medici preferiscono eseguire un taglio cesareo per minimizzare i rischi associati.

Se vuoi approfondire l’argomento Leggi anche il nostro articolo: Parto podalico: rischi, complicazioni e supporto legale.

2.Tipi di Posizione Podalica

Il parto podalico si verifica quando il bambino si presenta nel canale del parto con i piedi o le natiche anziché con la testa. Esistono tre tipi principali di posizione podalica, ciascuno con caratteristiche specifiche che influenzano la gestione del parto. Ecco una descrizione dettagliata dei tre tipi principali di posizione podalica:

2.1 Posizione Podalica Completa

In questa posizione, il neonato si presenta con le natiche per prime, e le gambe sono piegate alle ginocchia, con i piedi vicini ai glutei. Questa configurazione fa sì che il bambino assuma una posizione accovacciata, simile a quella del parto cefalico ma con la testa rivolta verso l’alto.

  • Caratteristiche: Natiche rivolte verso il canale del parto, ginocchia piegate.
  • Gestione del parto: Questa posizione può essere particolarmente complicata da gestire vaginalmente e spesso richiede un taglio cesareo per ridurre i rischi di lesioni neonatali.

2.2 Posizione Podalica Incompleta (o Franca)

In questa posizione, il neonato si presenta con le natiche per prime, ma le gambe sono distese verso l’alto, con i piedi vicino alla testa. Questa configurazione è una delle più comuni tra le presentazioni podaliche. Il termine “franca” deriva dal francese “franc,” che significa “libero” o “non impedito”. Per questo motivo il termine è utilizzato per descrivere la posizione in cui le gambe del neonato sono libere.

  • Caratteristiche: Natiche rivolte verso il canale del parto, gambe distese verso l’alto.
  • Gestione del parto: Il parto vaginale può essere possibile se il neonato e la madre soddisfano determinati criteri di sicurezza, ma il taglio cesareo è spesso preferito per minimizzare i rischi.

2.3 Posizione Podalica Incompleta con Piede Singolo o Doppio

In questa posizione, uno o entrambi i piedi del neonato sono rivolti verso il canale del parto. Questo tipo di presentazione può variare ulteriormente:

  • Piede singolo: Un piede rivolto verso il basso, mentre l’altro è piegato o sollevato.
  • Piedi doppi: Entrambi i piedi sono rivolti verso il basso, puntando verso il canale del parto.
  • Caratteristiche: Un piede o entrambi i piedi rivolti verso il canale del parto.
  • Gestione del parto: Questa posizione è particolarmente rischiosa per il parto vaginale a causa della possibilità di prolasso del cordone ombelicale e altre complicazioni. Il taglio cesareo è fortemente raccomandato per evitare rischi significativi dovuti a travaglio prolungato.

Sebbene alcune presentazioni podaliche possano permettere un parto vaginale, il taglio cesareo è spesso raccomandato per ridurre il rischio di lesioni neonatali e garantire la sicurezza del neonato e della madre.

3.Cause della Posizione Podalica

La posizione podalica del neonato, in cui il bambino si presenta con le natiche o i piedi verso il canale del parto anziché con la testa, può essere causata da vari fattori. Sebbene le cause precise non siano sempre completamente comprese, esistono numerosi fattori di rischio e condizioni che aumentano la probabilità di una presentazione podalica. Di seguito sono elencati i fattori di rischio e le cause più comuni della posizione podalica.

3.1 Fattori di Rischio della Posizione Podalica

  1. Parto Prematuro: I neonati prematuri (nati prima delle 37 settimane) hanno una maggiore probabilità di trovarsi in posizione podalica perché non hanno avuto il tempo di girarsi nella posizione cefalica.
  2. Precedente Parto Prematuro: Un precedente parto prematuro può aumentare il rischio di una posizione podalica nelle gravidanze successive.
  3. Gravidanze Gemellari o Multiple: In caso di gravidanze multiple, lo spazio limitato nell’utero può impedire ai neonati di girarsi nella posizione cefalica.
  4. Polidramnios o Oligoidramnios: Un eccesso di liquido amniotico (polidramnios) o una scarsità di liquido amniotico (oligoidramnios) può influenzare la capacità del bambino di muoversi e girarsi nella posizione cefalica.
  5. Anomalie Uterine: Anomalie nella forma dell’utero, come la presenza di fibromi o altre malformazioni uterine, possono impedire al neonato di assumere la posizione cefalica.
  6. Placenta Previa: Quando la placenta si impianta nella parte inferiore dell’utero, coprendo parzialmente o completamente l’apertura del collo uterino, il neonato può avere difficoltà a girarsi.
  7. Bacino o Utero Piccolo: Le dimensioni ridotte del bacino o dell’utero possono limitare il movimento del neonato, impedendo la rotazione nella posizione cefalica.
  8. Anomalie del Feto: Condizioni come anomalie cromosomiche o altre anomalie fisiche del feto possono contribuire alla posizione podalica.

3.2 Cause Specifiche della Posizione Podalica

  1. Movimenti Limitati del Feto: A volte, il feto potrebbe non avere abbastanza spazio per muoversi liberamente all’interno dell’utero. Questo può succedere a causa di una posizione sfavorevole o di condizioni fisiche come la macrosomia fetale. Quando il movimento è limitato, il bambino potrebbe non riuscire a girarsi nella posizione cefalica, risultando in una presentazione podalica.
  2. Difetti Congeniti: Difetti congeniti possono giocare un ruolo importante nella posizione podalica del feto. Anomalie del sistema nervoso centrale o del sistema muscoloscheletrico possono influenzare il modo in cui il bambino si posiziona nell’utero. Questi difetti possono impedire al feto di assumere una posizione ottimale per il parto.
  3. Condizioni Materne: Le condizioni di salute della madre possono anche influenzare la posizione del feto. Ad esempio, il diabete gestazionale o l’ipertensione possono avere un impatto sulla mobilità e sulla crescita del bambino, contribuendo a una presentazione podalica. Queste condizioni possono creare un ambiente meno favorevole per il bambino, limitando i movimenti necessari per girarsi.

Se sei incinta e preoccupata per la posizione del tuo bambino, è importante consultare il tuo ginecologo per una valutazione accurata e per discutere le opzioni più sicure per il parto.

4.Diagnosi e Trattamento del Parto Podalica

La diagnosi e il trattamento del parto podalico richiedono un’attenta valutazione da parte del ginecologo e del team medico. Grazie ai progressi nella diagnostica e nelle opzioni di trattamento, è possibile gestire questa condizione in modo più sicuro ed efficace. Ecco una panoramica delle procedure diagnostiche e delle nuove opzioni di trattamento disponibili.

4.1 Procedure Diagnostiche

Esame Clinico: Durante le visite prenatali, il ginecologo può sospettare una posizione podalica attraverso la palpazione dell’addome materno. La posizione e la forma dell’utero, così come la localizzazione dei battiti cardiaci fetali, possono fornire indizi sulla posizione del bambino.

Ecografia: L’ecografia è il metodo diagnostico principale per confermare la posizione podalica del feto. Questo esame non invasivo consente di visualizzare chiaramente la posizione del bambino all’interno dell’utero. Le Linee Guida SIEOG raccomandano un’ecografia di routine nel terzo trimestre per confermare la posizione fetale ed identificare alterazioni della crescita fetale ed anomalie congenite.

Monitoraggio Fetale: Il monitoraggio fetale continuo può essere utilizzato per valutare il benessere del feto e identificare eventuali segni di sofferenza fetale. Questo è particolarmente importante nei casi di presentazione podalica, dove il rischio di complicazioni è più elevato.

4.2 Opzioni di Trattamento

Versione Cefalica Esterna (VCE): La versione cefalica esterna, o rivolgimento per manovre esterne, è una procedura in cui il medico tenta di girare manualmente il feto dalla posizione podalica a quella cefalica. Questo viene fatto applicando una leggera pressione sull’addome della madre. La VCE è raccomandata dalle maggiori organizzazioni mondiali degli ostetrici (FIGO-ACOG-RCOG-SOGC) per evitare il taglio cesareo ed ha successo in circa il 50-60% dei casi. Tuttavia, la procedura deve essere eseguita in un ambiente ospedaliero dove è possibile effettuare un taglio cesareo d’urgenza se necessario. 

I criteri di ammissione per questa metodica sono: gravidanza singola, età gestazionale compresa fra la 36a e la 37a settimana ed ecografia fetale regolare. La versione cefalica esterna è considerata sicura ed ha un buon tasso di successo, ma va eseguita sotto attenta supervisione medica perché in rari casi può causare complicazioni, come il distacco della placenta o la rottura delle membrane o provocare più giri di funicolo causando sofferenza fetale. Nel terzo trimestre di gravidanza, è più probabile che il bambino si giri spontaneamente nella posizione corretta per il parto (versione cefalica) nelle donne che hanno già avuto altre gravidanze e non hanno avuto in precedenza un altro bambino in posizione podalica. Invece, nelle donne alla loro prima gravidanza, se il bambino ha le gambe distese, se il cordone ombelicale è corto o se il bambino ha un basso peso, c’è una minore probabilità che il bambino si giri spontaneamente.

Ci sono alcune situazioni in cui non è sicuro tentare di girare il bambino manualmente (rivolgimento per manovre esterne). Queste includono: gravidanze gemellari, placenta previa (quando la placenta copre il collo dell’utero), travaglio già iniziato, rottura prematura delle membrane, ipertensione grave dovuta alla gravidanza, problemi cardiaci della madre, precedenti interventi chirurgici sull’utero (eccetto il taglio cesareo), altre indicazioni per un cesareo elettivo e se la donna non è d’accordo.

Esistono anche percorsi meno invasivi che possono essere tentati per cercare di ruotare il feto dalla posizione podalica (con i piedi verso il basso) alla posizione cefalica (con la testa verso il basso), ma appartengono per lo più a tecniche mutuate dalla medicina orientale e si differenziano dalla medicina tradizionale per il loro approccio olistico verso il paziente, come ad esempio l’agopuntura e la moxibustione.

Per approfondire l’argomento leggi le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Parto Vaginale Programmato: In alcuni casi, è possibile pianificare un parto vaginale anche con un feto in posizione podalica. Questo è fattibile solo se vengono soddisfatte determinate condizioni di sicurezza, come la dimensione e la posizione del feto, la conformazione del bacino materno e l’assenza di altre complicazioni. Le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence (NICE) raccomandano che il parto vaginale podalico sia gestito da un team esperto e in un ambiente dove è disponibile il supporto per un cesareo d’urgenza.

Taglio Cesareo Programmato: Il taglio cesareo è spesso raccomandato come il metodo più sicuro per il parto podalico, soprattutto nei casi in cui la versione cefalica esterna non ha successo o non è possibile. Il cesareo riduce significativamente i rischi di lesioni neonatali gravi come il prolasso del cordone ombelicale, traumi cranici e lesioni del plesso brachiale. Secondo le linee guida RCOG il taglio cesareo d’urgenza si rende necessario in circa il 40% delle donne che pianificano un parto podalico vaginale.

Per approfondire la Gestione del Presentazione podalica leggi le Linee Guida aggiornate dell’Organizzazione RCOG.

Ricordo la storia di Teresa, una donna di 33 anni alla sua prima gravidanza. Durante la sua visita prenatale alla 37a settimana presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma, abbiamo confermato tramite ecografia che il suo bambino si trovava in posizione podalica incompleta, con le natiche rivolte verso il canale del parto e le gambe distese verso l’alto. Vista la mia lunga esperienza, sapevo di dover valutare attentamente le condizioni della mamma e del bambino, considerando vari fattori per determinare se un parto vaginale fosse possibile e sicuro. Il bambino era di dimensioni adeguate e non troppo grande, il che riduceva il rischio di incagliamento durante il parto. Le ecografie e le valutazioni cliniche hanno mostrato che il bacino di Teresa era sufficientemente ampio per consentire un parto vaginale. Il monitoraggio fetale continuo non ha rilevato segni di sofferenza fetale. La frequenza cardiaca del bambino era regolare e non c’erano altre complicazioni evidenti. Teresa, dopo aver discusso tutte le opzioni con suo marito, e aver compreso i rischi e i benefici di un parto vaginale rispetto a un taglio cesareo, ha deciso di tentare il parto vaginale, supportata dalla presenza di ostetriche e ginecologi preparati per intervenire rapidamente in caso di necessità.

5.Parto Podalico e Danni al Neonato

Il parto podalico, in cui il bambino si presenta nel canale del parto con le natiche o i piedi anziché con la testa, comporta diversi rischi e danni neonatali. Vediamo nel dettaglio le principali complicazioni e le lesioni che possono verificarsi, supportate da statistiche e studi scientifici.

Prolasso del Cordone Ombelicale: Una delle complicazioni più serie del parto podalico è il prolasso del cordone ombelicale. Questo accade quando il cordone ombelicale scende nel canale del parto prima del bambino, rischiando di essere compresso. Questa compressione può interrompere l’apporto di sangue e ossigeno al feto, portando a condizioni gravi come l’encefalopatia ipossico-ischemica, un danno cerebrale causato dalla mancanza di ossigeno. Sebbene il prolasso del cordone sia raro, con un’incidenza dello 0,5% nelle nascite totali, è più frequente nei parti podalici.

Giri di Cordone Ombelicale Intorno al Collo: Un’altra emergenza ostetrica è rappresentata dai giri di cordone ombelicale intorno al collo del neonato. Questa condizione può interrompere l’apporto di ossigeno al bambino se non gestita immediatamente. Si stima che il cordone ombelicale sia avvolto intorno al collo del neonato nel 20-30% delle nascite, con un rischio aumentato nei parti podalici.

Sofferenza Fetale: La sofferenza fetale si verifica quando il feto non riceve abbastanza ossigeno durante il travaglio ed il parto, manifestandosi spesso con alterazioni nella frequenza cardiaca del feto. Questa condizione può portare a danni cerebrali permanenti e richiede un intervento d’urgenza, come un taglio cesareo. Nei parti podalici vaginali, la sofferenza fetale è una complicazione comune, con un’incidenza del 10-15%.

Lesioni ai Nervi: Durante un parto podalico, c’è il rischio che la testa o le braccia del neonato si incastrino, causando danni ai nervi del plesso brachiale. Questo tipo di lesione, noto come paralisi ostetrica, può compromettere permanentemente la funzione motoria del braccio. Le lesioni del plesso brachiale si verificano in circa il 4-5% dei parti podalici vaginali.

Trauma Cranico: Il trauma cranico è un’altra seria complicazione del parto podalico. Questo può accadere quando la testa del neonato si incastra nel canale del parto, provocando danni fisici al cranio e al cervello. Le conseguenze possono includere emorragie cerebrali, danni cerebrali permanenti, lacerazioni e lividi. Si stima che il trauma cranico si verifichi nell’8,5% dei parti podalici vaginali.

Lesione del Rachide Cervicale: La lesione del rachide cervicale, sebbene rara, è una complicazione grave che può verificarsi durante un parto podalico. Quando il collo del neonato subisce una torsione eccessiva, può danneggiarsi, causando paralisi e danni permanenti alla colonna vertebrale.

La gestione del parto podalico richiede un team medico esperto e un ambiente ospedaliero ben attrezzato per rispondere rapidamente a qualsiasi complicazione. Se il tuo bambino ha subito lesioni durante un parto podalico o gli è stato diagnosticato un grave danno permanente come la paralisi cerebrale infantile, potresti avere diritto a un risarcimento per malasanità. Il medico o il personale sanitario potrebbero non aver identificato correttamente la posizione podalica del bambino, potrebbero aver tentato manovre errate per girarlo, oppure potrebbero aver commesso errori durante l’esecuzione del taglio cesareo o scelto un parto vaginale quando le condizioni non lo consentivano. Rivolgiti ad un avvocato specializzato per comprendere i tuoi diritti e le possibili azioni legali da intraprendere.

Per approfondire leggi le Raccomandazioni SIGO per il parto Operativo Vaginale.

6.Casi di Malasanità e Risarcimento

La malasanità nel contesto del parto podalico può avere conseguenze gravi per il neonato e la madre. Di seguito vengono illustrati alcuni esempi di casi di malasanità, potenziali errori medici e le spiegazioni dei risarcimenti possibili. È fondamentale che i genitori comprendano i loro diritti e le opzioni legali disponibili per ottenere il giusto risarcimento. 

  1. Mancato Riconoscimento della Posizione Podalica: Immagina una donna in travaglio, visitata da un medico che non riesce a identificare la posizione podalica del feto. Di conseguenza, si procede con un parto vaginale standard, durante il quale il bambino subisce lesioni al plesso brachiale, causando una paralisi parziale del braccio. In questo caso, l’errore medico consiste nel mancato riconoscimento della posizione podalica. I genitori possono ottenere un risarcimento per le lesioni permanenti del bambino, coprendo spese mediche, fisioterapia e danni emotivi.
  2. Mancato Tentativo di Manovre di Rotazione: In un altro scenario, una donna in travaglio con un feto in posizione podalica non riceve il tentativo di versione cefalica esterna (VCE) da parte del personale medico. Il parto procede in modalità podalica, e il neonato subisce un trauma cranico. L’errore medico in questo caso è non aver tentato le manovre di rotazione per girare il feto nella posizione cefalica. Il risarcimento può includere le spese per trattamenti medici e riabilitativi, oltre a compensazioni per il trauma subito.
  3. Scelta Inappropriata di Parto Vaginale Podalico: Un altro esempio potrebbe riguardare un medico che decide di procedere con un parto vaginale podalico senza considerare i rischi specifici e le condizioni della madre e del feto. Il bambino subisce un prolasso del cordone ombelicale e encefalopatia ipossico-ischemica. Qui, l’errore medico consiste nella decisione errata di procedere con un parto vaginale nonostante i rischi. I genitori possono ottenere un risarcimento significativo per i danni cerebrali permanenti del bambino, coprendo cure a lungo termine e supporto educativo.
  4. Errori Durante il Taglio Cesareo: Infine, durante un taglio cesareo d’urgenza, il chirurgo potrebbe commettere un errore che causa una lesione al bambino. Il neonato subisce una lacerazione che richiede interventi chirurgici successivi. L’errore medico in questo caso deriva dalle complicazioni dovute al taglio cesareo non programmato per tempo. Il risarcimento può includere le spese mediche per le cure del bambino, il dolore e la sofferenza subita dalla famiglia.

7.Conclusioni

La scelta tra un parto vaginale e un taglio cesareo deve essere basata su una valutazione completa delle condizioni materne e fetali, sempre con l’obiettivo di minimizzare i rischi di lesioni per il neonato.

Se il tuo bambino ha subito lesioni durante un parto podalico, è fondamentale conoscere i tuoi diritti legali. Aiuto Malasanità è qui per offrirti una consulenza legale specializzata in casi di malasanità. Il nostro team di avvocati esperti è pronto a valutare il tuo caso e  fornirti l’assistenza necessaria per ottenere il risarcimento che meriti. Quando ti rivolgi ad Aiuto Malasanità per una consulenza legale, la tua privacy e la sicurezza dei tuoi dati personali sono una priorità per noi. Comprendiamo l’importanza di mantenere riservate le informazioni sensibili e garantiamo che ogni dettaglio condiviso con il nostro team di esperti specialisti e medici legali sarà trattato con il massimo rispetto e discrezione, per questo motivo ci impegniamo a proteggere la vostra privacy e trattiamo i dati personali con la massima riservatezza e sicurezza, in conformità con le normative vigenti, per garantire un’esperienza affidabile e sicura.

Per una consulenza gratuita, contatta Aiuto Malasanità al Numero Verde 800.100.222

Non esitare a contattarci per discutere la tua situazione. Il nostro obiettivo è garantire che tu e il tuo bambino riceviate giustizia e il supporto necessario per affrontare le conseguenze di un errore medico.

Autori


Lascia i tuoi dati, raccontaci brevemente il tuo caso e ti ricontatteremo al più presto